WSP presenta "Sweet Mother e L'Africa che Balla, Fotografia e Musica tra studi, strade e feste tra gli Anni '60 e '70", secondo appuntamento del ciclo di seminari "Visionary Africa" a cura di Alessandra Migani, che si svolgerà sabato 29 marzo dalle ore 19 presso la nostra sede in Via Costanzo Cloro 58, Roma.

Ci immergeremo nell'euforia e nell'energia vibrante degli anni '60 e '70, un periodo di straordinaria trasformazione per l'Africa. Mentre  molti paesi ottenevano l'indipendenza dai poteri coloniali, un'ondata di ottimismo e di fiducia nel futuro pervadeva il continente.

I fotografi di quest'epoca catturarono l'essenza di questa rinascita, ritraendo individui desiderosi di esprimere la propria identità e la propria gioia di vivere. Le immagini ci riportano persone che si mostrano con orgoglio, evidenziando le loro passioni: dischi, radio, abiti alla moda. Gli studi fotografici si trasformano in palcoscenici di autodeterminazione, mentre i club e le strade diventano teatri di una nuova libertà unita alla voglia di divertirsi in compagnia.


Attraverso una selezione di fotografie iconiche e di copertine di dischi, accompagnate dalla musica dell'epoca, esploreremo come la fotografia e la musica si intrecciarono per creare un ritratto indimenticabile di un'Africa che balla, che si diverte, che si innamora. Un'Africa che guarda al futuro con speranza e determinazione.
"Visionary Africa. Un Viaggio alla scoperta della fotografia Africana", è un ciclo di seminari a cura di Alessandra Migani.

La quota di partecipazione all'evento è di 10 euro (comprensiva di aperitivo) ed è necessaria la prenotazione a info@collettivowsp.org

Alessandra Migani è una curatrice indipendente con base a Roma, che da anni esplora i confini tra le diverse discipline artistiche con una passione in particolare per la fotografia. Dopo la laurea in Lettere presso La Sapienza di Roma con una tesi sull'arte dei videoclip, si è trasferita a Londra per approfondire il mondo dell'arte contemporanea, collaborando con l'agenzia onedotzero, agenzia dedicata all'innovazione artistica digitale, e frequentando un corso di curatela alla Central Saint Martins.

Dal 2002 al 2006 ha contribuito al programma del Festival Enzimi di Roma, curando rassegne di video musicali e portando per la prima volta in Italia il festival onedotzero e artisti come Floria Sigismondi.

La sua esperienza include mostre internazionali e progetti che esplorano identità culturali e diaspora africana, come Encounters from the Diaspora, una serie di talk su Instagram, e la mostra Afro-Iran del fotografo Mahdi Eshaei per WSP Photography. Tra le sue curatele più recenti figura Intimations, doppia personale di Othello De'Souza-Hartley e Silvia Rosi presso Matèria Gallery di Roma, in collaborazione con Autograph ABP di Londra e Collezione Donata Pizzi.

Ha scritto di arte per riviste come Digimag, Artefacto e Africa e Mediterraneo, rooms art uncovered (free press che ha contribuito a creare e lanciare a Londra), collabora attualmente con Revista Perro Negro. Con una profonda passione per la contaminazione tra discipline artistiche, Alessandra esplora tematiche attuali attraverso mostre e testi, contribuendo al dialogo culturale tra artisti emergenti e affermati.

Foto di Sanlé Sory, 1975

Dove e quando

Galleria WSP Photography
Via Costanzo Cloro, 58 - Roma
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